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Il Sogno di Theimer (AR)

Città: Arezzo

Voto: 5/5

Date: 24 giugno - 23 ottobre 2016 Terminata

Un curatore d'eccezione (Vittorio Sgarbi), due location di prestigio (la Galleria Comunale di Arte Contemporanea e la Fortezza Medicea) e un artista di livello mondiale (Ivan Theimer): questi sono gli elementi che hanno assicurato il successo della mostra organizzata dall'amministrazione comunale di Arezzo nell'estate 2016.

Ivan Theimer, Ercole che sorregge l'obelisco (Arezzo, Fortezza Medicea)

Theimer è uno dei maggiori scultori figurativi contemporanei: nato nel 1944 a Olomouc (Repubblica Ceca), trasferitosi in Francia nel 1968; ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1978 (Padiglione Francia) e del 1995 (Palazzo Grassi) e ha realizzato molte opere pubbliche di carattere monumentale*. Amante dell'Italia (che considera un punto di riferimento artistico), attualmente vive e lavora tra Parigi e Pietrasanta.

Nelle sue opere si fondono gli echi delle maggiori tradizioni artistiche: dal Neolcassicismo francese (eleganza dei corpi) al Rinascimento Italiano (rimandi a Piero della Francesca), dalla cività egizia (obelischi) a quella etrusca (bronzo) e greco-romana (tematiche).

La mostra si articola i due sedi: nella Galleria d'Arte Contemporanea, situata in Piazza San Francesco troviamo oli, acquarelli e bozzetti e nei rinnovati spazi della Fortezza Medicea, riaperta al pubblico dopo sei anni di lavori di ristrutturazione, dove troviamo molteplici opere bronzee. Vi raccontiamo brevemente la nostra visita in quest'ultima sede, che merita assolutamente di essere vista.


La prima opera, anzi, le prime opere incontriamo sono due tartarughe bronzee poste, una di fronte all'altra, all'ingresso della Fortezza come due sentinelle. La tartaruga è un animale che ricorre spesso nell'opera di Theimer: è l'animale più antico della terra e per questo considerato da sempre simbolo di longevità e di continuazione della vita - nella mitologia asiatica simboleggia la maternità e la creazione - per l'artista impersona l'universo femminile.


Ma forse possiamo dare un'altra spiegazione sul perché si è deciso di accogliere il visitatore, in Fortezza, con due tartarughe: se prendete qualsiasi planimetria della Fortezza (o avete la possibilità di vederla dall'alto) vi accorgerete che la sua forma ricorda proprio quella di una testuggine.


L'aspetto attuale è frutto di lavori commissionati da Cosimo I de' Medici, primo Granduca di Toscana (1569-74), il cui motto "Festina Lente" ("Affrettati lentamente") era rappresentato da una tartaruga con una vela - la frase "Festina Lente" è attribuita all'Imperatore Augusto dallo Scrittore Gaio Svetonio Tranquillo nella sua "Vita di Augusto, 25, 4" e sta ad indicare un modo di agire senza indugi ma con cautela.

Rappresentazione del motto "Festina Lente" di Cosimo I Medici, Granduca di Toscana

Nell'atrio ci sono due possibilità: andare verso destra o andare verso sinistra.

Sarà perché la porticina a sinistra rimane nascosta, sarà per l'abbagliante bellezza delle sculture - valorizzate da un mix di luci naturali (feritoie) e artificiali - che  la maggior parte delle persone opta per andare destra..Beh grave errore!


Se volete ammirare tutte le opere dovete tirare fuori l'indiana Jones che è in voi e addentrarvi nell'esplorazione di questo baluardo...perché esse sono nascoste ovunque! (Vi perdoniamo se al primo colpo non le vedrete, esse si mimetizzano talmente bene che sembrano fatte apposta per questo luogo).


Girando a sinistra, vi ritroverete in quella che era la via che costeggiava le antiche mura della cittadella di Arezzo (il cosìdetto "Cassero"). Qui potrete ammirare un obelisco (uno dei tanti, ma non per questo meno meraviglioso), una medusa che vi fissa dall'alto del suo scudo e...nascosto dietro una curva a gomito: L'Ercole che sorregge l'Obelisco.

Seguendo invece il "percorso naturale" che porta sulla destra dopo aver "zig-zagato" tra le monumentali sculture terminanti con l'Arione con Delfino - qui si trovano anche i servizi igenici - vi addentrerete nella foresta degli obelischi (bozzetti di opere monumentali realizzate per le piazze più importanti d’Europa*).


A  seguire troverete: animali, uomini e...bambini!


In queste sculture Theimer ha infatti rappresentato la figura di Tobia o Tobiolo, personaggio presente nell'Antico Testamento della Bibbia cristiana.


Nel Libro di Tobia si racconta che Tobi, uomo giusto e povero, invocò l'Angelo Raffaele affinché accompagnasse il figlio Tobia (o Tobiolo) a riscuotere un credito di dieci talenti contratto dieci anni prima. L'Angelo guidò il ragazzo e lo salvò da vari pericoli, in particolare lo salvò dall’attacco di un pesce il cui fiele servì a guarire il padre dalla cecità.



I monumenti di Theimer nel Mondo:

Francia: ricordiamo i tre obelischi di bronzo per il Palazzo dell’Eliseo (Parigi) e il monumento commemorativo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino per il bicentenario della rivoluzione francese (Parigi, Champs de Mars); Germania: ha realizzato sculture monumentali per le città di Kassel, Marburgo, Amburgo, Fulda e Gelsenkirchen.

Repubblica Ceca: un monumento a Uhersky Brad, in Moravia, e una fontana monumentale per Olomouc, sua città natale; Italia: ha realizzato, a Foligno, la fontana "Il Sentimento del Tempo" e “Ercole che sostiene un obelisco”. A Follonica, nel 1998, ha realizzato la scultura "Allegoria del Mare" mentre a Massa Marittima ha terminato la realizzazione dell’altare, dell’ambone e della cattedra vescovile per il Duomo di Massa Marittima. Tra le mostre più recenti in Italia si ricordano la grande mostra a Palazzo Reale a Milano del 2007 e la personale al Giardino di Boboli/Palazzo Pitti a Firenze nel 2008.

Link utili:


Tutte le foto, se non altrimenti specificato, sono state fatte da Fabiana e sono liberamente condivisibili. Per altre immagini visita la nostra Galleria Fotografica

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