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TIME 2 TRAVEL

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Gargonza (AR)

Aggiornamento: 16 ago 2023

Partenza: Arezzo

Distanza: 35'

Voto: 3/5

Da visitare nella stessa giornata: Monte San Savino

Nel «guazzabuglio medievale» della lotta per le investiture, guelfi neri, guelfi bianchi, ghibellini erano sempre a scannarsi a vicenda e tradimenti, esili, smembramenti di famiglie, faide, dibattiti, ripensamenti, voltafaccia e riunioni più o meno segrete erano all'ordine del giorno, come quella che avvenne, tra guelfi bianchi e ghibellini aretini a Gargonza nel 1304, probabilmente nel mastio che ancora oggi svetta agile tra le fronde dei lecci.


Tra le fila dei guelfi svettava Dante, fresco di esilio; chissà se, durante il breve soggiorno a Gargonza avrà trovato la pace che ogni anno tanti turisti vengono a cercare, tra le mura di pietra fresche e solide, che si affacciano sulla placidità delle colline...

 

Il Castello di Gargonza (AR)

Il Castello di Gargonza (AR)

A metà strada tra Arezzo e Siena, nel comune di Monte S.Savino, si trova il borgo murato di Gargonza. Conosciuto come il Castello di Gargonza, è una splendida testimonianza di borgo agricolo toscano fortificato. Con la sua torre, i considerevoli resti delle mura, la Chiesa romanica del XIII secolo e le abitazioni affacciate negli stretti vicoli è una delle opere fortificate 'non-colte' meglio conservate del territorio di Arezzo.


Fu la famiglia aretina degli Ubertini a iniziare la costruzione di tale magione (metà XII sec.) e per la sua posizione strategica, a metà tra la Val di Chiana e il Chianti Senese, fu oggetto di varie dispute tra Guelfi Fiorentini e Ghibellini Aretini.

Il Castello di Gargonza è un borgo medievale che si trova a metà strada tra Arezzo e Siena

Nella sua lunga storia, l'evento forse più importante è la presenza di Dante Alighieri, nel 1304. Qui infatti si riunirono i guelfi bianchi, di cui Dante era esponente, i ghibellini aretini e i ghibellini fiorentini che in assemblea decisero di allearsi tutti insieme contro i guelfi neri che in quel momento comandavano Firenze.

Dopo il voltafaccia di Carlino de' Pazzi, che si vendette per una corruzione di 400 fiorini d’oro al neo-podestà fiorentino Gherardino da Gambara, le armate fiorentine attaccarono pesantemente Gargonza. Quest'ultima si salvò grazie alla diffusione della falsa notizia dell'arrivo imminente del Cardinale Orsini con tutto il suo esercito a Firenze. Respinto l'attacco, Gargonza rimase legata ad Arezzo fino al 1381 quando Giovanni degli Ubertini la vendette alla Repubblica di Siena per 4.000 fiorini d'oro.


La torre di Gargonza venne in parte modificata e rialzata nel 1836. In quella occasione venne rifatto anche il coronamento con piombatoi e merli.

Quattro anni dopo (1385) i Fiorentini, abilissimi nelle transazioni finanziarie, si impadronirono di Gargonza. Questa nuova situazione politica permise un considerevole sviluppo economico e un cospicuo inurbamento del borgo, finché la popolazione, incline alle simpatie senesi, insorse nel 1433. L’intervento militare di Firenze fu durissimo: venne raso al suolo l'intero borgo, solo il cassero e la torre merlata vennero risparmiati.

Nel 1546 il castello passò ai Lotteringhi della Stufa e alla fine del '600 ai Marchesi Corsi, antenati degli attuali proprietari, che lo trasformarono in tenuta agricola. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, ci fu un esodo generale e Gargonza rimase pressoché disabitata, cadendo in rovina. Solamente negli anni Settanta il conte Roberto Guicciardini Corsi Salviati intraprese un lavoro di restauro conservativo al fine di mantenere i valori architettonici dell'antico borgo medievale.

La vista sulla Valdichiana aretina dal Castello di Gargonza

Consigli:

Gargonza si trova a circa 15' da Monte San Savino, in una traversa destra della Senese-Aretina (SS73). La strada è piena di curve quindi per chi soffre la macchina è un po' dura.

Lasciata la via principale si prosegue per circa 400m in una stretta strada che porta diretta al castello. Per quanto riguarda il parcheggio c'è un'ampia zona sterrata gratuita alla fine di questa strada. Non aspettatevi grandi cose: il borgo è carino ma è veramente piccolo, in 2 minuti si visita tutto. Ne può valere la pena per la vista sulla Val di Chiana ma oltre questa e la Torre non c'è altro.


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Tutte le foto, se non altrimenti specificato, sono state fatte da Fabiana e sono liberamente condivisibili. Per altre foto visita la nostra Galleria Fotografica

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