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Tappeti di Segatura - Camaiore (LU)

Aggiornamento: 16 ago 2023

Voto: 5/5

Quando: nel finesettimana del Corpus Domini

Da visitare nello stesso weekend: Antro del Corchia, Lucca

Il fiore più grande del mondo, quello dell’Amorphophallus Titanum,

impiega circa 10 anni per sbocciare e poi appassisce in un giorno o due.

Un esempio lampante di quanto, nel mondo, tutto sia effimero.

Volete un’altra prova, magari senza dover aspettare un decennio?


Eccola: andate a Camaiore nel finesettimana del Corpus Domini. In questo lindo paesino tra le Apuane e il Tirreno, la notte tra il sabato e la domenica accade una magia: sulla via principale viene steso un quasi ininterrotto lunghissimo tappeto colorato che,

la mattina, una volta passata la processione, sparisce.


- Che diavoleria è mai questa? – direte. Tranquilli, è solo frutto di tanta pazienza e maestria, indispensabili per colorare la segatura, muoversi su dei ponticelli di legno per setacciarla sulla strada con degli stencil, e inumidirla con acqua vaporizzata per fare in modo che si compatti e si mantenga tutta la notte (un po’ come noi donne che spruzziamo l’acqua termale sul viso per fissare il trucco).


Insomma, in una manciata di ore ogni gruppo crea 25 metri di capolavoro che dopo un’altra manciata di ore viene spazzato via. Un crepuscolare ci avrebbe scritto una poesia. Lasciate per un giorno i divertimenti della Versilia e rallentate il passo a Camaiore, cenate in uno dei localini del centro e passeggiate nel suo salotto, arredato con tappeti così armoniosi da sfidare quelli che escono dai telai persiani. Non volerete come Aladino, ma avrete assaporato un po’ di bellezza effimera.

 

TAPPETI DI SEGATURA (CAMAIORE)


Una volta fondata Lucca, i Romani, decisero di edificare alcune fortificazioni nella grande pianura (Camp Maior) ai piedi del monte Prana. Così nacque, intorno al 190 a. c., la colonia di Camaiore. La prima citazione del villaggio di "Camp Maior" risale all'anno 984, come proprietà della vicina Pieve di Santo Stefano. Si ha un'ulteriore menzione della cittadina nel diario di viaggio di Sigerico, arcivescovo di Canterbury, che annotò "Camp maior" come ventisettesima tappa dell'itinerario da Roma a Canterbury (990).

Camaiore ha legato i suoi destini a San Bernardino da Siena che nel 1424 liberò la città dalla peste. Tutt'oggi sopra la maggior parte dei portoni è presente il trigramma "IHS" (Jesus Hominum Salvator) diffuso e utilizzato da S.Bernardino (1380-1444) durante le sue predicazioni. L'importanza che poi ha assunto questo simbolo nella comunità è testimoniata dal fatto che la festa patronale, festeggiata il 1° Giugno, è dedicata proprio al Santissimo Nome di Gesù.


Ogni anno, inoltre, per la festa del Corpus Domini (in cui si celebra la presenza del corpo di Cristo nell'Eucarestia), Camaiore si "riveste" di segatura.

Nella notte tra il Sabato e la Domenica vari gruppi di ragazzi (14 nel 2016) si adoperano per creare dei lunghi tappeti colorati e dettagliati. La preparazione di queste opere inizia molti mesi prima: dopo la scelta del soggetto si procede alla preparazione dei pannelli di compensato traforati che serviranno da stampi per la realizzazione delle immagini. Infine si unisce la segatura a dei coloranti in polvere, sciolti in acqua, così da riprodurre un'ampia gamma di tonalità e sfumature cromatiche.

I tappeti, lunghi fino a 50 metri, aumentano ogni anno di complessità: disegni schematici e ripetitivi si alternano a rappresentazioni tridimensionali, dove si ricerca la plasticità con la tecnica del chiaroscuro. Il tema scelto per questa edizione era quello della "Misericordia", in onore del Giubileo.


Info e Consigli

Ovviamente la festa, essendo legata la Corpus Domini, varia ogni anno in base alla data della Pasqua. Il nostro consiglio è di dormire a Camaiore in modo tale da potervi godere al 100% la manifestazione. Noi abbiamo soggiornato nel B&B "La Stagione dell'Arte" che vi consigliamo vivamente. Si trova nel corso centrale - dalla finestra è possibile vedere alcuni dei tanti tappeti - i proprietari sono gentilissimi e disponibilissimi e sia la camera che il bagno sono stanze pulitissime e arredate con gusto).


La festa inizia nel tardo pomeriggio del Sabato ma essendo molto sentita vi consigliamo di non arrivare più tardi delle 21.00 altrimenti rischiate di non trovare il parcheggio (noi siamo arrivate intorno alle 20.00 e abbiamo parcheggiato la macchina in via Andreuccetti, di fronte alla Badia di San Pietro, dove c'è un piccolo posteggio gratuito).


Per quanto riguarda la cena, vi consigliamo La Piazza, un ristorante proprio nel centro del paese dove si mangia di tutto (dalla pizza al pesce) con porzioni abbondati, roba di qualità (le verdure erano buonissime) a prezzi vantaggiosi.

Link utili:


Tutte le foto, se non altrimenti specificato, sono state fatte da Fabiana e sono liberamente condivisibili. Per altre immagini visita la nostra Galleria Fotografica

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